Kronos
Dal 30 settembre al 2 novembre 2023 il Museo della Fraternita dei Laici ospita KRONOS la mostra personale di Tetsuji Endo a cura di Laura Davitti.
L’esposizione presenta alcune delle raffinate e simboliche opere grafiche dell’artista giapponese da anni trapiantato in terra aretina.
→ La mostra sarà visibile tutti i giorni all’interno del percorso museale, dalle ore 10:30 alle 18:00.
Le opere grafiche esposte evidenziano un filo conduttore sulla tematica del tempo e un linguaggio artistico dove emerge in modo significativo la contaminazione tra la cultura nipponica e quella italiana. Tetsuji infatti nonostante sia nato in Giappone ha sviluppato fin da subito il fascino verso l’arte italiana approfondendo la conoscenza dei grandi maestri del passato della pittura del Rinascimento italiano. I disegni di Tetsuji partono dalla realizzazione della carta invecchiata e sono ricchi di simbologie, sapientemente raffigurate da un tratto eccellente, che ci spingono ad una riflessione profonda su svariati temi: la temporaneità delle cose, la precarietà dell’uomo, i cicli temporanei e i relativi mutamenti, la caducità della nostra esistenza, le difficoltà che incontriamo nella vita e i misteri del cosmo di cui da sempre ci interroghiamo.
L’artista ha recentemente esposto alla Icario Winery a Montepulciano e le sue opere sono state selezionate tra le finaliste per il Premio Mestre Pittura 2023.
→Sabato 30 settembre alle ore 16:00 si terrà il vernissage della mostra, alla presenza dell’artista, con ingresso libero.
L’esposizione sarà visibile tutti i giorni fino al 2 novembre, dalle ore 10:30 alle 18:00, all’interno del percorso museale, con il biglietto di accesso.
L’artista: Tetsuji Endo nasce in Giappone a Chiba, il 21 settembre 1977. Si laurea nel 2002 presso la prestigiosa Università di arte Musashino bijutsu Daigaku di Tokyo con specializzazione in pittura ad olio, mentre nello stesso periodo esegue opere di scultura e decorazioni murali e di interni. Dal 1999 al 2002 si dedica ad allestimenti di mostre presso gallerie d’arte mentre dal 2002 al 2005 lavora come pittore scenografo presso i teatri Shinbashi e teatro nazionale giapponese di Tokyo. Oltre all’arte e cultura giapponese Tetsuji sviluppa un profondo interesse per l’arte italiana in modo particolare quella del Rinascimento, che decide di studiare e approfondire a diretto contatto in Italia, paese estremamente ricco di opere d’ arte che da sempre esercitano in lui grande fascino ed ispirazione. In Italia inizia il proprio percorso artistico come decoratore di interni e successivamente esegue opere di pittura su commissione. Nel 2007 infine l’artista decide di trasferirsi definitivamente in Italia dove realizza sia opere grafiche che pitture ad olio. Tetsuji Endo dal 2014 ad oggi ha esposto in numerose mostre collettive e personali oltre che aver ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti tra cui ricordiamo il Primo premio al Vernice art fair Forlì, il Premio Pennello d’oro di Fighille Arte e il Primo premio conferito da La Ginestra Firenze per la sezione Pittura.
La Mostra: La mostra Kronos presenta alcune delle raffinate e simboliche opere grafiche di Tetsuji Endo legate dal filo conduttore della tematica del tempo e di un linguaggio artistico dove emerge in modo significativo la contaminazione tra la cultura nipponica e quella italiana. Tetsuji infatti nonostante sia nato in Giappone ha sviluppato fin da subito il fascino verso l’arte italiana approfondendo la conoscenza dei grandi maestri del passato della pittura del rinascimento italiano. Le opere grafiche di Tetsuji partono dalla realizzazione della carta invecchiata e sono ricche di simbologie, sapientemente raffigurate da un tratto eccellente, che ci spingono ad una riflessione profonda su svariati temi: la temporaneità delle cose, la precarietà dell’uomo, i cicli temporanei e i relativi mutamenti, la caducità della nostra esistenza, le difficoltà che incontriamo nella vita e i misteri del cosmo di cui da sempre ci interroghiamo. Nei lavori dell’artista sono presenti spesso gli elementi naturali come l’albero (inteso sia come albero della vita che come albero genealogico), le fasi lunari, gli astri, ma anche strumenti di calcolo come la bilancia, la sfera armillare e la clessidra. Un altro soggetto emblematico ricorrente nelle opere di Tetsuji è il labirinto che per l’artista rappresenta le difficoltà dell’uomo nel cercare la strada giusta per migliorare la propria vita. Nell’opera Il mistero dello spazio dove troviamo raffigurati la Sfera Armillare, le fasi lunari, lo spazio con le sue costellazioni e i segni zodiacali, l’autore si interroga sui tanti misteri relativi al cosmo che ancora oggi l’uomo non è riuscito a svelare. In Eredità antica, l’albero genealogico rappresenta l’evoluzione degli esseri viventi sulla terra, mentre la clessidra lo scorrere del tempo necessario per lo sviluppo delle specie ed infine la piuma simboleggia il ciclo della vita, immaginato dall’artista come il naturare processo di muta del piumaggio degli uccelli. La bilancia completa la narrazione ricordandoci l’equilibrio necessario tra lo scorrere del tempo e il completamento di ogni ciclo della vita. I disegni dell’artista sono opere da decodificare e celano dietro ogni figura significati profondi da decifrare, attraverso uno stile poetico raffinato in cui unisce la sfera onirica e quella delle tematiche attuali, come nell’opera Pandemia dove entrano a far parte dello stesso meccanismo, l’imprevedibilità della vita, il crollo della nostra società con ciò che l’uomo crede di aver costruito, il tempo e la morte.
“Per me l’ arte, particolarmente la pittura, è sacra, l’ ispirazione che si leva dal più profondo del mio spirito si materializza e questo è l’ unico modo di esprimere me stesso e la mia anima.” (Tetsuji Endo)
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